Ecco, mi siedo tra due rive:
voglio osservare
i sogni che tu insegui
senza temere di perdermi nel sole
o di sentire troppo gli aghi degli spini.
evito i rovi, assaggio i pampini
e seguo, seguo tuoi ricordi antichi
fatti ora troppo lievi e vinti
al crudo odore del vento d’inverno.
piccola ed invisibile
annego nella terra nera e dura
ma poi saprò riemergere
in una luce grande.
così scorro, lenta e inesorabile
scivolando via a fatica nella vita
che porta sempre dentro nuovi salti.
scorro. e vivo.
nel dubbio, scrivo.
scrivo parole d’acqua, a volte amare.
ma non ho tempo per dolermi o stare.
il mio solco è tutto nel passare
e all’orizzonte già lo vedo
è il mare.
Carla De Falco, L'orizzonte della goccia
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Mihai Olteanu |